sabato 21 settembre 2013

DO DE DOG


Domenica 22 settembre ore 20.30 presso Arena Airiciclotteri
DO DE DOG FESTIVAL

20:30 proiezione del documentario CAN’T TAKE IT WITH YOU WHEN YOU DIE
21:30 DIRTY TRAINLOAD from Italy
22:15 HONKEYFINGER from U.K.
23:15 BOB LOG III from U.S.A.
a seguire dj set TURBO TEEN

CAN'T TAKE IT WITH YOU WHEN YOU DIE! - Dedicato al one man band di Denver Reverend Deadeye e all'illustratore tedesco Christoph Mueller; Regia Nicolas Drolc, Belgio 2009 - 42 min.

BOB LOG è un musicista, cantante, songwriter americano e membro unico della sua eponima one-man band di blues lo-fi, di base in Arizona. Durante la performance indossa una tuta blu e un casco da motociclista con maschera ad ossigeno collegata alla cornetta di un telefono che usa come microfono e gli permette di aver mani e piedi liberi di suonare rispettivamente chitarra e batteria.
Il suo personaggio è circondato da una patina di mistero e leggenda. Molta attenzione ha suscitato nella stampa la sua mano sinistra. Fat Possum, la nota etichetta di blues, scrive nella pagina dedicata al songwriter una storia incredibile per cui in seguito ad un incidente in barca, gli venne sostituita la mano sinistra con la zampa di una scimmia. Il mito della zampa fa il giro dei magazine e viene sfatato solo anni dopo dallo stesso Log in un’intervista rilasciata a Bizarre Magazine: “Quelli di Fat Possum erano ubriachi, la mia mano è solo pelosa, davvero pelosa, e veloce! Quando suono la chitarra la mia mano si muove velocemente, molto più velocemente di una normale mano umana”.
Scenicamente l’oggetto che lo contraddistingue è l’inseparabile elmetto “La mia faccia non ha niente a che fare con la mia musica, mi interessa molto di più che la gente presti attenzione a quello che suona la mia chitarra”. Durante un concerto in Svezia il processo di polverizzazione della fodera interna, mescolato all’abbondante sudorazione, gli è costato una congiuntivite acuta.
Da menzionare ancora la controversa e grottesca pratica “Boob Scotch” (che gli ha valso una menzione su PlayBoy) narrata nel pezzo omonimo dall’album ‘Log Bob’, in cui il temerario invita la gente del pubblico ad inzuppare uno dei propri seni nel suo drink, precedentemente predisposto sulla scena.
Di lui Tom Waits dice “Bob Log è la roba più strana che tu possa mai aver sentito. Non capisci una parola di quello che dice. Mi piace la gente che appiccica maccheroni su un pezzo di cartone e poi lo tinge d’oro. E’ quello che fondamentalmente aspiro a fare anche io.”
www.boblog111.com

Le infuocate performance di HONKEYFINGER sono ben note per aver infiammato gli animi delle platee in tutto il mondo. Il vulcanico one man band londinese non è però il tipo di persona da adagiarsi sugli allori ma proprio come magma in eruzione è in costante evoluzione: inarrestabile sperimentatore, è un artista inquieto che rimette costantemente in discussione le proprie soluzioni sonore, rifiutando di legare il proprio nome a clichè e facili icone.
Honkeyfinger suona contemporaneamente una chitarra lap-steel con fuzz a manetta, un’armonica dalle sonorità acide, grancassa e piatti, sviluppando un volume di fuoco impressionante; ne risulta un’esplosiva miscela sonora che coniuga la fisicità del punk alle geniali dissacrazioni di Captain Beefheart.
Honkeyfinger è esponente di spicco della scena "alternative-blues" internazionale, ha realizzato ad oggi quattro 7” in vinile, l’eccellente album “Invocation of the Demon Other” e l'EP "Running on Empty", tutti editi dall’etichetta londinese Hoarse Records.
Ha appena finito di lavorare sul suo nuovo album "Blood Steps on the Bestial Floor".
Conteso da festival e promoters di tutto il mondo, ha partecipato a due edizioni del Deep Blues Festival di Minneapolis, al One Man Band Festival di Denver 2009 e al Festival “Tra Blues e Avantgarde” 2010, ha tenuto due tour italiani ed un recente tour in Francia al fianco dei Black Diamond Heavies.
www.honkeyfinger.com


DIRTY TRAINLOAD è un' inquieta ricerca di nuove forme espressive possibili legate ad una matrice blues. In particolare, il personalissimo sound è caratterizzato dall’uso di loop di vecchie drum machine analogiche ed è contaminato da una propensione lo-fi a sonorità mutuate da ambienti alternative e garage-punk. Ciò che Dirty Trainload promette è un “progressive” blues, “contaminato” e sporco ma viscerale e autentico nello spirito.
Oggi il "Dirty Trainload" si presenta in nuova versione "One Man Band", con il barese Bob Cillo a promettere come sempre un set di “Blues Dissidente” carico, irriverente e fiammeggiante.
Nell’autunno del 2007 esce l’album di debutto “Rising Rust”, marchiato “Side 4 records”, realizzato a quattro mani con l’armonicista e cantante romano Marco Del Noce,
Dal 2009 al 2011 l’organico si stabilizza in una formazione in duo in cui a Bob si affianca la cantante- polistrumentista italoamericana Livia “Noisance” dalla California.
Il secondo album “Trashtown” edito dalla label Otium- CNI vede la luce nel 2011. Entrambi gli album vantano la produzione di Fabio Magistrali ed una eccellente cover disegnata dall’illustratore svizzero Benjamin Guedel.
Dirty Trainload non è una “band emergente” ma è e rimarrà una realtà definitivamente sommersa nell’underground!
www.facebook.com/dirtytrainload




SEGUICI SU WWW.INTERBANG.IT/DODEDOG