Domenica 22 settembre ore 20.30 presso Arena Airiciclotteri DO DE DOG FESTIVAL 20:30 proiezione del documentario CAN’T TAKE IT WITH YOU WHEN YOU DIE 21:30 DIRTY TRAINLOAD from Italy 22:15 HONKEYFINGER from U.K. 23:15 BOB LOG III from U.S.A. a seguire dj set TURBO TEEN CAN'T TAKE IT WITH YOU WHEN YOU DIE! - Dedicato al one man band di Denver Reverend Deadeye e all'illustratore tedesco Christoph Mueller; Regia Nicolas Drolc, Belgio 2009 - 42 min. BOB LOG è un musicista, cantante, songwriter americano e membro unico della sua eponima one-man band di blues lo-fi, di base in Arizona. Durante la performance indossa una tuta blu e un casco da motociclista con maschera ad ossigeno collegata alla cornetta di un telefono che usa come microfono e gli permette di aver mani e piedi liberi di suonare rispettivamente chitarra e batteria. Il suo personaggio è circondato da una patina di mistero e leggenda. Molta attenzione ha suscitato nella stampa la sua mano sinistra. Fat Possum, la nota etichetta di blues, scrive nella pagina dedicata al songwriter una storia incredibile per cui in seguito ad un incidente in barca, gli venne sostituita la mano sinistra con la zampa di una scimmia. Il mito della zampa fa il giro dei magazine e viene sfatato solo anni dopo dallo stesso Log in un’intervista rilasciata a Bizarre Magazine: “Quelli di Fat Possum erano ubriachi, la mia mano è solo pelosa, davvero pelosa, e veloce! Quando suono la chitarra la mia mano si muove velocemente, molto più velocemente di una normale mano umana”. Scenicamente l’oggetto che lo contraddistingue è l’inseparabile elmetto “La mia faccia non ha niente a che fare con la mia musica, mi interessa molto di più che la gente presti attenzione a quello che suona la mia chitarra”. Durante un concerto in Svezia il processo di polverizzazione della fodera interna, mescolato all’abbondante sudorazione, gli è costato una congiuntivite acuta. Da menzionare ancora la controversa e grottesca pratica “Boob Scotch” (che gli ha valso una menzione su PlayBoy) narrata nel pezzo omonimo dall’album ‘Log Bob’, in cui il temerario invita la gente del pubblico ad inzuppare uno dei propri seni nel suo drink, precedentemente predisposto sulla scena. Di lui Tom Waits dice “Bob Log è la roba più strana che tu possa mai aver sentito. Non capisci una parola di quello che dice. Mi piace la gente che appiccica maccheroni su un pezzo di cartone e poi lo tinge d’oro. E’ quello che fondamentalmente aspiro a fare anche io.” www.boblog111.com Le infuocate performance di HONKEYFINGER sono ben note per aver infiammato gli animi delle platee in tutto il mondo. Il vulcanico one man band londinese non è però il tipo di persona da adagiarsi sugli allori ma proprio come magma in eruzione è in costante evoluzione: inarrestabile sperimentatore, è un artista inquieto che rimette costantemente in discussione le proprie soluzioni sonore, rifiutando di legare il proprio nome a clichè e facili icone. Honkeyfinger suona contemporaneamente una chitarra lap-steel con fuzz a manetta, un’armonica dalle sonorità acide, grancassa e piatti, sviluppando un volume di fuoco impressionante; ne risulta un’esplosiva miscela sonora che coniuga la fisicità del punk alle geniali dissacrazioni di Captain Beefheart. Honkeyfinger è esponente di spicco della scena "alternative-blues" internazionale, ha realizzato ad oggi quattro 7” in vinile, l’eccellente album “Invocation of the Demon Other” e l'EP "Running on Empty", tutti editi dall’etichetta londinese Hoarse Records. Ha appena finito di lavorare sul suo nuovo album "Blood Steps on the Bestial Floor". Conteso da festival e promoters di tutto il mondo, ha partecipato a due edizioni del Deep Blues Festival di Minneapolis, al One Man Band Festival di Denver 2009 e al Festival “Tra Blues e Avantgarde” 2010, ha tenuto due tour italiani ed un recente tour in Francia al fianco dei Black Diamond Heavies. www.honkeyfinger.com DIRTY TRAINLOAD è un' inquieta ricerca di nuove forme espressive possibili legate ad una matrice blues. In particolare, il personalissimo sound è caratterizzato dall’uso di loop di vecchie drum machine analogiche ed è contaminato da una propensione lo-fi a sonorità mutuate da ambienti alternative e garage-punk. Ciò che Dirty Trainload promette è un “progressive” blues, “contaminato” e sporco ma viscerale e autentico nello spirito. Oggi il "Dirty Trainload" si presenta in nuova versione "One Man Band", con il barese Bob Cillo a promettere come sempre un set di “Blues Dissidente” carico, irriverente e fiammeggiante. Nell’autunno del 2007 esce l’album di debutto “Rising Rust”, marchiato “Side 4 records”, realizzato a quattro mani con l’armonicista e cantante romano Marco Del Noce, Dal 2009 al 2011 l’organico si stabilizza in una formazione in duo in cui a Bob si affianca la cantante- polistrumentista italoamericana Livia “Noisance” dalla California. Il secondo album “Trashtown” edito dalla label Otium- CNI vede la luce nel 2011. Entrambi gli album vantano la produzione di Fabio Magistrali ed una eccellente cover disegnata dall’illustratore svizzero Benjamin Guedel. Dirty Trainload non è una “band emergente” ma è e rimarrà una realtà definitivamente sommersa nell’underground! www.facebook.com/ SEGUICI SU WWW.INTERBANG.IT/DODEDOG |
Arena airiciclotteri
sabato 21 settembre 2013
DO DE DOG
giovedì 15 agosto 2013
PROGRAMMA DI SETTEMBRE 2013
signore e signori ecco a voi il programma piu fico che ci sia
ARENA AIRICICLOTTERI
VISTI, MAI VISTI, DA RIVEDERE
Cine panzerotto !!!
SETTEMBRE 2013
6 sangue vivo
7 Il cuoco, il ladro,sua moglie e l’amante di Peter Greenaway
8 Il bacio dell’assassino di Stanley Kubrick
9 Il più grande amatore del mondo di Gene Wilder
10 Marcia trionfale di Marco Bellocchio
11 Cray di David Marengo
12 Querelle De Brest di Rainer Werner Fassbinder
13 L’uomo dal vestito grigio di Nunnaly Johnson
14 Bella di giorno di Luis Bunuel
15 Lolita di Stanley Kubrick
16 Bagdad cafè di Percy Adlon
17 L’uomo giusto di Tony Trupia
18 Odore di pioggia di Nico Cirasola
19 Le iene di Quentin Tarantino
20 Finalmente domenica di Francois Truffaut
21 Il Grande sonno di Howard Hawks
22 Cine /concerto DODEDOG www.interbang.it/dodedog
via Massimi Losacco n 4, ingresso ore 21.30 ,
Ingresso Cinema e panzarotto € 5 , solo ingresso € 4 ,
abbonamento (usufruibile anche più persone) 10 film a 35 euro
gli abbonati potranno ordinare il proprio panzarotto inizio serata direttamente alla cassa
Il programma può essere soggetto a modifiche
Seguici su: facebook come Arena airiciclotteri; o anche su:www.airiciclotteri.blogspo t.it
ARENA AIRICICLOTTERI
VISTI, MAI VISTI, DA RIVEDERE
Cine panzerotto !!!
SETTEMBRE 2013
6 sangue vivo
7 Il cuoco, il ladro,sua moglie e l’amante di Peter Greenaway
8 Il bacio dell’assassino di Stanley Kubrick
9 Il più grande amatore del mondo di Gene Wilder
10 Marcia trionfale di Marco Bellocchio
11 Cray di David Marengo
12 Querelle De Brest di Rainer Werner Fassbinder
13 L’uomo dal vestito grigio di Nunnaly Johnson
14 Bella di giorno di Luis Bunuel
15 Lolita di Stanley Kubrick
16 Bagdad cafè di Percy Adlon
17 L’uomo giusto di Tony Trupia
18 Odore di pioggia di Nico Cirasola
19 Le iene di Quentin Tarantino
20 Finalmente domenica di Francois Truffaut
21 Il Grande sonno di Howard Hawks
22 Cine /concerto DODEDOG www.interbang.it/dodedog
via Massimi Losacco n 4, ingresso ore 21.30 ,
Ingresso Cinema e panzarotto € 5 , solo ingresso € 4 ,
abbonamento (usufruibile anche più persone) 10 film a 35 euro
gli abbonati potranno ordinare il proprio panzarotto inizio serata direttamente alla cassa
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lunedì 16 luglio 2012
PROGRAMMA luglio 2013
ARENA AIRICICLOTTERI
VISTI, MAI VISTI, DA RIVEDERE
LUGLIO
2-3 APPARTAMENTO AD
ATENE di Ruggero Dipaola
4-5 ARGO di Ben Affleck
6-7-8 IL GRANDE GATSBY
di Baz Luhrmann
9-10 IL COMANDANTE E LA
CICOGNA di Silvio Soldini
11-12 VENUTO AL MONDO di
Sergio Castellitto
13-14-15 LA GRANDE
BELLEZZA di Paolo Sorrentino
16-17 L'UOMO DOPPIO di
Cosimo Terlizzi (con la presenza del regista)
18-19 007 SKYFALL di Sam
Mendes
20-21-22 LA MIGLIORE
OFFERTA di Giuseppe Tornatore
23-24 GLI AMANTI
PASSEGERI di Pedro Almodovar
25 PUGLIA BLUES – ON THE
ROAD - film + music live
26 FOCACCIA BLUES
27-28- NOTTE DA LEONE
3
29-30-31 FEAR AND DESIRE primo lungometraggio di Stanley Kubrick
via
Massimi Losacco n 4, ingresso ore 21.30 intero 6 euro, ridotto 5, abbonamento
(usufruibile anche piu persone) 10 film a 40 euro
Il programma può essere soggetto a modifiche
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venerdì 29 giugno 2012
PROGRAMMA ARENA AIRICICLOTTERI
DOPO FATICHE TITANICHE, VUOTI DI MEMORIA E BALZI INTERGALATTICI (BLADE RUNNER CI FA UN BAFFO) ECCO A VOI IL PROGRAMMA DELL'ARENA AIRICICLOTTERI 2012 SALVO COLPI DI SCENA FINALI GIUGNO 19/20THIS MUST BE THE PLACE 21/22 LA TALPA 23/24/25 BENVENUTI AL NORD 26 NON C'è DOMANI SENZA IERI 27 BELL' EPOKE'R DI NICO CIRASOLA 28/29 LA PELLE CHE ABITO 30 IMMATURI IL VIAGGIO LUGLIO 1/2 IMMATURI IL VIAGGIO 3/4 IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE 5/6 MIDNIGHT IN PARIS 7/8/9 QUASI AMICI 10/11 LA PEGGIORE SETTIMANA DELLA MIA VITA 12/ 13 ANONYMOUS 14/15/ G. EDGARD 16 HENRY DI ALESSANDRO PIVA CHE CI ALLIETERA' DELLA SUA PRESENZA a seguire LACAPAGIRA 17 HENRY DI ALESSANDRO PIVA a seguire MIO COGNATO 18 HENRY DI ALESSANDRO PIVA a seguire PASTA NERA 19 FARFLY con la partecipazione di ALESSANDRO PIVA 20 FOCACCIA BLUES di NICO CIRASOLA 21/ 22/23 TO ROME WITH LOVE 24/ 25 SCIALLA 26/27 PINA 28/29/30 THE ARTIST 31 CESARE DEVE MORIRE 1 AGOSTO CESARE DEVE MORIRE 2/3 HUGO GARRET 4/5/6 MAGNIFICA PRESENZA |
martedì 20 settembre 2011
20 SETTEMBRE DANIELE TREVISI CON "STORIE CANTATE"
'Le Storie Cantate' Viaggio tra i cantastorie pugliesi di Nicola Morisco e Daniele Trevisi
LE RADICI DELLE TRADIZIONI POPOLARI IN “ LE STORIE CANTATE – VIAGGIO TRA I CANTASTORIE PUGLIESI “ di Nicola Morisco e Daniele Trevisi Palazzo Roberti – Mola di Bari – sabato 28 luglio ore 21 – Una musica che parla con il cuore ed al cuore . Le tradizioni musicali pugliesi hanno preso vita ieri sera, nella location di Palazzo Roberti, a Mola di Bari, per raccontare al pubblico accorso numerosissimo, le radici ancora vive di una cultura tradizionale “ a rischio” di estinzione .
sabato 17 settembre 2011
17 18 19 settembre CHE BELLA GIORNATA
Checco, security di una discoteca della Brianza, sogna di fare il carabiniere ma viene respinto al colloquio. Grazie alla raccomandazione di uno zio presso il vescovo di Milano, si ritrova a lavorare come addetto alla sicurezza del Duomo. Qui conosce Farah, una ragazza araba che si finge studentessa di architettura per avvicinare la Madonnina, ai piedi della quale medita in realtà di depositare una bomba per vendicare l'uccisione della sua famiglia. Checco abbocca immediatamente all'amo di Farah –lui pugliese di madre tarantina e lei “francese di madre bina”- ma quel che la ragazza non può immaginare è che la maggior minaccia per il prossimo e per il patrimonio artistico italiano è rappresentata da Checco stesso: un esplosivo connubio di ignoranza e beata, razzista ingenuità.
Alla seconda prova cinematografica, Checco Zalone, il personaggio creato da Luca Medici per portare a galla il peggio del “buon uomo” italiano, conferma di possedere una scintilla di genialità, che gli permette di conquistare critica e pubblico, distraendoli persino dalle enormi debolezze di fattura dei suoi film. Più idiota di Clouseau, più ingenuo di Mr Bean, maschera poco italiana dell'italiano medio in soluzione concentrata, Zalone non conosce pudore né timore, nemmeno in fase di scrittura, e dunque si scaglia contro le missioni di pace così come contro Chiesa e clero (gli angeli e i demoni di “don Brown”, insomma), come pochi altri oserebbero fare al di là di una battuta, così in grande stile.
Che Bella Giornata non prosegue Cado dalle nubi, il setting è stato azzerato e ripensato in toto, ma estingue per sempre il dubbio che il comico avesse un unico colpo in canna, fatto della somma delle sue sparate televisive, e ci permette di salutare davvero l'avvento di un talento così intelligente da prendere il proprio pubblico come target nel senso letterale di bersaglio (sviando minimamente le indagini quando seleziona l'Islam a pretesto, per impugnarlo in realtà come uno specchio impietoso).
La trovata dell'agente di sicurezza, versione italiota della spia che altrove ha combinato guai immensi (una per tutte, Johnny English), inserisce il nostro idiota del villaggio nel cuore delle relazioni istituzionali, alzando dunque il tiro rispetto all'ambientazione familiare del primo film, ma conservando perfettamente la portata disintegrante del protagonista in quanto elemento (la definizione è di Marescotti) “socialmente scorretto” prima e forse più che politically uncorrect.
Regia di Gennaro Nunziante, musiche diabolicamente indimenticabili di Checco Zalone.
Alla seconda prova cinematografica, Checco Zalone, il personaggio creato da Luca Medici per portare a galla il peggio del “buon uomo” italiano, conferma di possedere una scintilla di genialità, che gli permette di conquistare critica e pubblico, distraendoli persino dalle enormi debolezze di fattura dei suoi film. Più idiota di Clouseau, più ingenuo di Mr Bean, maschera poco italiana dell'italiano medio in soluzione concentrata, Zalone non conosce pudore né timore, nemmeno in fase di scrittura, e dunque si scaglia contro le missioni di pace così come contro Chiesa e clero (gli angeli e i demoni di “don Brown”, insomma), come pochi altri oserebbero fare al di là di una battuta, così in grande stile.
Che Bella Giornata non prosegue Cado dalle nubi, il setting è stato azzerato e ripensato in toto, ma estingue per sempre il dubbio che il comico avesse un unico colpo in canna, fatto della somma delle sue sparate televisive, e ci permette di salutare davvero l'avvento di un talento così intelligente da prendere il proprio pubblico come target nel senso letterale di bersaglio (sviando minimamente le indagini quando seleziona l'Islam a pretesto, per impugnarlo in realtà come uno specchio impietoso).
La trovata dell'agente di sicurezza, versione italiota della spia che altrove ha combinato guai immensi (una per tutte, Johnny English), inserisce il nostro idiota del villaggio nel cuore delle relazioni istituzionali, alzando dunque il tiro rispetto all'ambientazione familiare del primo film, ma conservando perfettamente la portata disintegrante del protagonista in quanto elemento (la definizione è di Marescotti) “socialmente scorretto” prima e forse più che politically uncorrect.
Regia di Gennaro Nunziante, musiche diabolicamente indimenticabili di Checco Zalone.
venerdì 16 settembre 2011
16 settembre MONDO CANE
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